Che insegnamenti ha lasciato il 2022, alle Aziende italiane?

Che ogni anno è imprevedibile e avvenimenti geopolitici possono sconvolgere le dinamiche economiche. Ma per molte imprese italiane il 2022 (e l’anno precedente), sono stati anni di crescita.

Come è stato possibile? Perché le crisi affrontate, hanno mostrato la necessità di un panorama economico diversificato e solido, guidato dall’innovazione, dalla produttività, dallo sviluppo di prodotti ad alto valore aggiunto, dall’aumento delle esportazioni e dal miglioramento dei collegamenti con il settore dei servizi. Ora più che mai, per raggiungere gli Obiettivi di Sviluppo Sostenibile è necessario un ambiente che favorisca una migliore crescita dei settori produttivi. Uno sviluppo inclusivo e sostenibile può essere raggiunto solo se si adottano le misure necessarie per promuovere una base produttiva e di esportazione forte e robusta.

Non vi è dubbio, e lo mostrano i dati in crescita dell’Export italiano: per rimanere competitive le aziende devono puntare sull’Export, così da raggiungere una resilienza, una ripresa e una crescita sostenibili.

Ma è pensabile un Export che vada a braccetto con la sostenibilità?

Il caso delle esportazioni “compatibili” con la foresta amazzonica brasiliana.

Spesso, quando si parla dell’Amazzonia, associamo la sua importanza esclusivamente alle sue riserve di carbonio tropicale, e come fonte di ossigeno per il pianeta. Ma una visione più approfondita, mostra che esiste un potenziale economico sottostante per catalizzare la conservazione e il ripristino delle foreste con attività di sviluppo sociale ed economico sostenibile, attraverso la diversificazione delle esportazioni compatibili con le foreste. È il caso di alcune comunità, associazioni e imprese site negli Stati amazzonici brasiliani, che già producono ed esportano 60 prodotti compatibili con la foresta, tra cui: pepe nero, noci del Brasile sgusciate, cuore di palma, cacao e ananas.

Grazie al Progetto Amazzonia 2030, il Brasile ha compreso il potenziale di esportazione dei prodotti compatibili con la foresta. Queste merci rappresentano un nuovo percorso per l’economia: promuovono uno sviluppo rigenerativo e a basse emissioni di carbonio. I prodotti compatibili con la foresta provengono dall’estrazione forestale non legnosa, dai sistemi agroforestali, dalla pesca e dalla piscicoltura tropicale e dalla frutticoltura tropicale. Prodotti che vengono commercializzati freschi o minimamente lavorati, merci tipiche di regioni con un clima tropicale umido, che possono essere prodotte senza danneggiare l’ambiente, generare deforestazione o espandere l’area agricola.

Più spazio per la crescita

Tra il 2017-2019, l’esportazione dei suddetti 60 prodotti rispettosi delle foreste, ha generato 295 milioni di dollari all’anno per l’Amazzonia. Può sembrare una cifra enorme, ma l’opportunità che questi prodotti hanno generato è ancora più grande: 160 miliardi di dollari all’anno di esportazioni in tutto il mondo. La quota di mercato della regione amazzonica è piccola rispetto alla produzione mondiale, non solo in media nell’intero paniere di prodotti rispettosi delle foreste, ma praticamente in tutti i singoli prodotti, dal 7% nel mercato del pepe nero allo 0,01% nel mercato del cacao e allo 0,002% nel mercato degli ananas freschi. L’unica eccezione è rappresentata dal mercato delle noci brasiliane in guscio, per le quali l’Amazzonia detiene una quota del 50%. Tuttavia, un’analisi più dettagliata, rivela che l’economia dell’Amazzonia domina una catena del valore più ampia.

Il ruolo degli Stati brasiliani

La recente analisi mostra che la capacità di esportare varia notevolmente tra i diversi Stati brasiliani dell’Amazzonia. Le imprese con sede nello Stato del Pará, ad esempio, generano 256 milioni di dollari all’anno esportando 43 dei 60 prodotti forestali in 89 Paesi diversi. Lo Stato di Rondonia, invece, ottiene solo 3 milioni di dollari esportando 11 prodotti. Questa eterogeneità suggerisce che ogni Stato deve affrontare sfide diverse per espandere le proprie esportazioni.

Per questo motivo, la sfida principale è quella di diversificare il proprio portafoglio e raggiungere più Paesi senza compromettere la qualità. D’altra parte, Amazon esporta volumi minori di molti prodotti diversi in un gran numero di Paesi. La sua sfida è quella di esportare volumi maggiori dei prodotti che già esporta.

Confronto delle esportazioni per tra gli Stati del Brasile: prodotti compatibili con le foreste.

Fonte: https://www.iadb.org

Analizzando i prodotti esportati da ogni Stato, emerge un grado significativo di specializzazione territoriale. È ragionevole supporre che parte di questa specializzazione derivi dalle differenze geografiche ed ecologiche tra gli Stati. Ma una parte importante di questa specializzazione è probabilmente causata dalle barriere alla diffusione delle competenze e delle conoscenze tra gli Stati e da altri aspetti legati all’accesso al mercato.

Liberare il potenziale di esportazione

La recente analisi dimostra che l’Amazzonia sa già come produrre prodotti rispettosi delle foreste con una competenza sufficiente per competere con successo sul mercato globale. Il potenziale economico, generato dall’Export sostenibile dell’Amazzonia, è di gran lunga superiore al business attuale. A pesare sono principalmente le differenze e le disparità tra gli Stati. Per sbloccare il potenziale, è fondamentale un’ulteriore analisi delle cause profonde del territorio. Le cause possono essere associate, ad esempio, a bassi livelli di sviluppo delle capacità (come l’istruzione e le competenze), agli alti costi associati all’accesso ai mercati (come la banda larga, l’elettricità, i trasporti e la logistica), alla scarsa disponibilità di servizi legati all’esportazione (come la formazione, la verifica/certificazione, l’imballaggio e le etichette) e all’informalità. Tuttavia, molti dei fattori produttivi necessari sono già disponibili nella regione stessa.

La sfida per il futuro, consiste nell’aumentare efficienza e produttività, sempre mantenendo la sostenibilità ambientale.

Conclusioni

In conclusione, la promozione sostenibile di prodotti compatibili con la foresta dell’Amazzonia, potrebbe contribuire alla difesa ambientale e sarebbe un esempio vincente di Export ecosostenibile. Questo modello potrebbe fornire migliori standard di vita per i piccoli produttori e le popolazioni locali, in una regione composta da oltre 35 milioni di abitanti.

Fonte Studio Dibea.