La Commissione europea ha compiuto un significativo passo avanti nella sua politica di avvicinamento all’America Latina. In occasione dell’incontro tra il Commissario europeo per il commercio Valdis Dombrovskis, l’Alto rappresentante dell’Unione per gli affari esteri e la sicurezza politica Josep Borrell, e la ministra cilena degli Esteri Antonia Urrejola, dopo cinque anni si sono conclusi i negoziati sull’Accordo Quadro Avanzato Ue-Cile.
L’attuale accordo UE-Cile, di fondamentale importanza geopolitica, si sta avvicinando alla ratifica con la Commissione che ha inviato l’accordo quadro avanzato (AFA) e l’accordo commerciale interinale (iTA) al Consiglio per autorizzarne la firma. Una volta che il Consiglio darà il via libera, l’UE firmerà l’accordo con il Cile.
Questo accordo di partenariato rappresenta anche un elemento cruciale del rafforzamento e del rinnovamento delle relazioni tra l’UE e l’America latina e i Caraibi, come si riflette nella comunicazione congiunta della Commissione e dell’alto rappresentante “.
L’accordo UE-Cile si comporrà di due strumenti giuridici paralleli:
1. l’accordo quadro avanzato, che comprenderà a) il pilastro relativo alla politica e alla cooperazione e b) il pilastro relativo al commercio e agli investimenti (incluse disposizioni in materia di protezione degli investimenti), previa ratifica da parte di tutti gli Stati membri;
2. un accordo di libero scambio interinale riguardante solo le parti del pilastro relativo al commercio e agli investimenti dell’accordo quadro avanzato che sono di competenza esclusiva dell’UE (vale a dire, escluse le disposizioni in materia di protezione degli investimenti), da adottare attraverso il processo di ratifica esclusivamente a livello dell’UE. L’accordo di libero scambio interinale perderà efficacia con l’entrata in vigore dell’accordo quadro avanzato.
Come primo passo, sia l’UE che il Cile procederanno alla verifica giuridica dell’accordo. Successivamente, l’UE proporrà l’accordo quadro avanzato e l’accordo di libero scambio interinale per la conclusione e la ratifica.
L’accordo si compone di due parti: una parte provvisoria che entrerà in vigore una volta ratificata dal Cile e dalle istituzioni dell’Ue, e una parte definitiva che entrerà in vigore una volta approvata dai parlamenti di tutti gli Stati membri dell’Unione.
Con il prossimo vertice UE- Comunità degli Stati dell’America Latina e dei Caraibi (CELAC) si apre una nuova agenda per le relazioni tra l’Unione Europea e l’America latina e i Caraibi, in grado di stringere i legami economici tra UE e Cile, aumentando al contempo le opportunità di esportazioni, gli investimenti, rafforzare il dialogo politico e approfondire la cooperazione. In particolare, l’accordo pone valori condivisi come i diritti umani, il commercio sostenibile, la parità di genere e la lotta contro il cambiamento climatico al centro delle relazioni UE-Cile.
Gli accordi commerciali fanno parte dell’approccio “partnering”, uno dei tre pilastri della strategia europea per la sicurezza economica presentata il 20 giugno 2023. Una volta in vigore, contribuirà a rendere l’economia dell’UE più resiliente, più verde e più competitiva.
Nuove opportunità commerciali e di investimento per le imprese, grandi, medie e piccole
L’accordo approfondirà le relazioni commerciali e di investimento UE-Cile, offrendo nuove opportunità alle imprese dell’UE nella quinta economia più grande dell’America Latina:
- Il 99,9% delle esportazioni dell’UE sarà esente da dazi, il che dovrebbe aumentare le esportazioni dell’UE verso il Cile fino a 4,5 miliardi di euro;
- Un maggiore accesso alle materie prime e al carburante pulito è fondamentale per la transizione verso l’economia verde, come litio, rame e idrogeno;
- Sarà più facile per le imprese europee fornire i loro servizi in Cile, anche nelle consegne, nelle telecomunicazioni, nel trasporto marittimo e nei servizi finanziari;
- Stesso trattamento per gli investitori dell’UE in Cile come per gli investitori cileni, anche nel settore dell’energia e delle materie prime, e viceversa;
- Miglioramento dell’accesso per le imprese dell’UE ai contratti di appalto del governo cileno per beni, servizi, opere e concessioni di opere e viceversa;
- Un capitolo dedicato alle piccole e medie imprese garantire che anch’esse possano beneficiare dell’accordo.
Un forte impegno per i diritti umani, la sostenibilità e l’innovazione
L’accordo contribuirà all’ambizione condivisa dell’UE e del Cile di sviluppare un partenariato basato sulla sostenibilità e sui valori condivisi, attraverso:
- una rinnovata attenzione alla scienza, alla tecnologia, alla ricerca e all’innovazione;
- un ambizioso capitolo sul commercio e lo sviluppo sostenibile che confermi l’impegno delle parti nei confronti delle norme dell’Organizzazione internazionale del lavoro e dell’accordo di Parigi;
- un capitolo sui sistemi alimentari sostenibili, con l’obiettivo di rendere le catene di approvvigionamento alimentare più sostenibili e resilienti.
Accesso sostenibile alle risorse minerarie e alle energie rinnovabili
L’accordo quadro avanzato sarà in grado di delineare un programma utile all’UE per accedere alle materie prime in Cile in modo sostenibile e affidabile.
Dato l’importante ruolo delle materie prime per garantire la transizione verde e le ambizioni del Green Deal, sono stati introdotti nell’accordo diversi impegni per garantire all’UE un accesso non discriminatorio alle materie prime cilene, come il litio ed effettuare valutazioni di impatto ambientale per qualsiasi progetto.
Come riportato da El País, Dombrovskis ha dichiarato: «Il Cile è uno dei maggiori fornitori di litio al mondo. Questo materiale è molto importante per la mobilità elettrica e per il raggiungimento degli obiettivi ambientali europei. È chiaro che ne abbiamo bisogno per il Green Deal e per ridurre le dipendenze, come quella dal gas russo».
L’accordo fornisce altresì un quadro per il commercio e gli investimenti nell’idrogeno e nella produzione di elettricità rinnovabile.
Vanessa Antonelli
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